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  • L'inizio è la metà del tutto.

    [Pitagora- Giamblico, 162.]

Esegesi

L’esegesi ha per oggetto la spiegazione di un testo dalle sue origini, cioè quali siano state le fonti d’ispirazione, la struttura del testo, chi ne sia l’autore, quale messaggio abbia inteso trasmettere e a chi.
Non di minore importanza poi è l’interpretazione, poiché spesso, specialmente nell’antichità, gli autori in filosofia hanno fatto uso di ermetismo e di secchezza del linguaggio, tanto che, per comprenderli è sorta la necessità di ricorrere all’interpretazione. La quale non si deve confondere con l’opinione e o l’ipotesi, poiché l’interpretazione reclama lo studio sistematico, cioè scientifico, servendosi della filologia e dell’ermeneutica, per comprendere il messaggio che l'autore intendeva trasmettere.
Quando, per ipotesi, si studia il N.T., come nel nostro caso, si pone il problema d’interpretare il testo scritto da un uomo, che ovviamente si è servito del linguaggio umano nel trattare una materia d’ispirazione divina. Entra dunque in gioco l’allegoria, la quale impone allo studioso di scoprire le coordinate di un significato più profondo che quello proposto, in apparenza, dal senso letterale del testo.
La rubrica perciò si propone di dare, sia pure in modo schematico, l’esegesi nelle sue varie fasi, appena messe in evidenza nell’incipit.
Giovedì, 21 Settembre 2017 17:34

L’incipit del poema di Parmenide

Le cavalle che mi portano fin dove il mio desiderio vuol giungere, mi accompagnarono.

Trafiletto

A domanda risponde:
“ Τὶ εὔκολον; Τὸ ἄλλῳ ὑποτίθεσθαι., Cos'è facile? Dare consigli agli altri" Τὶ δύσκολον; Τὸ ἑαυτὸν γνῶναι, "Cos'è difficile? Conoscere se stessi".  Talete